Per una terza via tra capitalismo e collettivismo

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di Maurizio Bonanni

Al centro di questo primo volume (il progetto è quello di una "trilogia") è posto il totale abbandono del concetto di "dipendente pubblico", per la sua radicale conversione in "lavoratore pubblico", equiparato, a tutti gli effetti, al regime libero-professionale di una Partita Iva a tassazione fortemente agevolata. Il tutto avviene attraverso la costruzione di una "Nuvola" (sul modello Apple) nazionale di servizi telematici integrati (definita, più sinteticamente, WebState) e sulla "aziendalizzazione" di tutti i servizi pubblici essenziali (burocrazia compresa) in cui sono i dipendenti pubblici di oggi a essere convertiti in lavoratori pubblici a regime libero-professionale, chiamati a gestire (come lavoratori-azionisti), in prima persona, tutti i comparti produttivi dei mercati settoriali, corrispondenti agli attuali servizi pubblici essenziali e alle manifatture burocratiche.

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Sebastiano Caboto

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di Gherardo La Francesca

Agli albori del sedicesimo secolo, poco dopo la scoperta del Mundus Novus ad opera del genovese Cristoforo Colombo, si sviluppa una storia di intrighi nelle corti Europee, navigazioni in acque sconosciute, inaudite soerenze, ammutinamenti, attacchi di indigeni ostili e antropofagi, tempeste e naufragi. Sembrano questi gli ingredienti di un romanzo salgariano. È invece la fedele ricostruzione storica del viaggio compiuto da Sebastiano Caboto attraverso l’Oceano Atlantico, per risalire oltre milleduecento chilometri lungo il corso dei grandi fiumi Sudamericani e penetrare nel cuore profondo e sconosciuto del continente.

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La città in movimento

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di Oriol Nel•lo - Edizione italiana cura di Angelino Mazza e Raffaele Paciello

Costruire la propria vita, costruirla nella collettività, nonostante le circostanze avverse. Questa è una delle principali aspirazioni dei movimenti sociali urbani contemporanei. Nell’attuale contesto di crisi istituzionale e incertezza nel futuro politico, i movimenti urbani si stanno convertendo in fattori determinanti per l’evoluzione sociale e politica. Barcellona, Madrid e altre importanti città spagnole sono al momento governate da rappresentanti provenienti dalla mobilitazione dei cittadini. La città in movimento ripercorre l’ascesa di questo protagonismo civico nei paesi dell’Europa del sud e dimostra che i movimenti urbani non sono solo movimenti di difesa dalla crisi, ma il risultato di una profonda insoddisfazione sociale e politica. Una insoddisfazione che, invece di manifestarsi attraverso la xenofobia, il razzismo o l’antipolitica, si traduce in alternative ambientali, economiche e sociali con una crescente capacità di incidere nella trasformazione delle istituzioni e della politica.

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Luigi pirandello and Orazio Costa: The unpublished works of the Archivio costa in the experience of the Piccolo Teatro di Roma (1948-1954)

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di Lucilla Bonavita

The book, in addition to offering a contribution to the studies about Pirandello, proposes a reading of the “stage fact” through a documentary and philological route consti-tuted of unpublished material that winds within the note-books jealously guarded by the Master since 1938 until his death, and now preserved in the Costa Archive in Florence. Founder of Piccolo Teatro di Roma (1948-1954), Orazio Costa brings to the stage the plays written by Pirandello during that time: through a transcoding process of the literary texts of Six Characters in Search of an Author and Right You Are (If You Think So), we are witnessing a new dramatic writing that, while remaining philologically faithful to Pirandello’s text, increases its poetic potential.

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Democrazia e liberalismo nel pensiero di Norberto Bobbio

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di Claudio Spalvieri

Norberto Bobbio viene al mondo proprio quando si verificano quegli stravolgimenti politici, economici e sociali che conducono al declino i grandi imperi; chiamato a confrontarsi con due guerre mondiali, vive il periodo storico del fascismo e poi, dopo il ’45, si troverà lui stesso a dover prendere posizione sia sul piano politico che su quello etico. Come si evolve la filosofia, quale ruolo è assolto dal filosofo e quale dal politico, sono le domande che Bobbio si ripropone costantemente negli anni della Guerra Fredda e della contrapposizione tra i due blocchi, capitalista e comunista. Lo scrupolo analitico e critico del filosofo non può prescindere dalla ricostruzione puntuale del ruolo dell’intellettuale, chiamato a cercare la verità sulla via del dialogo e della tolleranza, capace di conciliare le istanze razionalistiche dell’illuminismo con l’impegno socialista per la rimozione delle disuguaglianze economiche e sociali. La presente riflessione intende proprio muovere i passi dalla constatazione di una peculiare impostazione del liberalismo di Bobbio, che non esclude la democrazia, anzi ne fa il terreno fertile di una progressiva affermazione e tutela degli indisponibili diritti umani, a cominciare proprio dalla libertà e dall’uguaglianza. Non vi è dunque contrapposizione tra liberalismo e democrazia ma, piuttosto, conciliazione di valori all’interno di una speculazione generale, che pone l’uomo e la sua dignità al centro della società politica.

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